I nuovi strumenti sono la procedura concordataria semplificata e la procedura di risanamento di diritto fallimentare. Lo scopo? Ridare una possibilità a chi non riesce a risanare le proprie esposizioni.
Vivere senza l’angoscia generata dai debiti, ha un’influenza positiva sulla salute e sull’economia.
Per questo nella seduta di oggi, 3 giugno, il Consiglio federale ha avviato la consultazione sulla pertinente modifica della legge sulla esecuzione e sul fallimento (LEF).
Punto a capo
La realtà dei fatti è purtroppo amara. I privati che non riescono a liberarsi con i propri mezzi dai loro debiti hanno poche prospettive di condurre nuovamente una vita senza esposizioni e disporre di mezzi maggiori rispetto al minimo vitale previsto dal diritto in materia di esecuzione. Da un lato, questa situazione ha un impatto negativo sull’interessato e sul suo ambiente: pensiamo ad esempio alle conseguenze per la salute o nella vita sociale. Dall’altro lato le persone indebitate gravano sulla società nel suo complesso soprattutto sulle assicurazioni sociali e sul sistema sanitario o sul sistema fiscale a causa delle mancate entrate. Affinché queste persone possano in futuro usufruire di una seconda opportunità, la confederazione intende adeguare la legge federale sulla esecuzione e sul fallimento (LEF).
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Due nuovi strumenti
I debitori con un reddito regolare potranno in futuro usufruire di una cosiddetta procedura concordataria semplificata. Nell’ambito di un concordato giudiziale è possibile condonare una parte dei debiti a condizione che la maggioranza dei creditori vi abbia acconsentito e che il giudice ritenga adeguata la proposta di appuramento. Il concordato giudiziale è vincolante anche per i creditori non consenzienti.
Per i debitori che non hanno alcuna speranza di risanare le loro finanze e per i quali non è possibile ottenere una maggioranza di creditori consenzienti alla liberazione del debito, il Consiglio federale propone una procedura di risanamento di diritto fallimentare. Per quattro anni il debitore deve consegnare ai creditori tutti i beni disponibili e provare di avere intrapreso i passi necessari per ottenere un reddito regolare. La conduzione della procedura compete agli uffici d’esecuzione e fallimento. Al termine della procedura il debitore è liberato dai restanti crediti non pagati.
Le novità
La liberazione dal debito residuo e la cosiddetta fase di prelievo di quattro anni, in cui i creditori beneficiano automaticamente dei beni disponibili del debitore, costituiscono le principali modifiche al fallimento privato attuale. Una volta conclusa, la procedura di risanamento non potrà essere ripetuta per la durata di quindici anni. Prevedendo tale termine preclusivo il Consiglio federale intende impedire eventuali abusi.
Effetti positivi per economia e società
Sia nella procedura concordataria semplificata, che nella procedura di risanamento di diritto fallimentare i creditori perdono la possibilità di far valere, almeno in parte, i loro crediti. Da diversi studi è tuttavia emerso che già oggi questi crediti possono essere recuperati solo in parte e che in molti casi esistono solo su carta. Inoltre, il risanamento finanziario consente al debitore di reintegrarsi economicamente. L’opportunità di poter nuovamente condurre una vita senza debiti incoraggia l’interessato a intraprendere i passi necessari per un risanamento veloce, evitando il ricorso all’aiuto sociale o la dipendenza da quest’ultimo. Ciò è importante per ridurre al massimo gli effetti negativi del sovraindebitamento sugli interessati, sul loro ambiente e sulla società nel suo complesso.
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