Costruttori edili in allarme: "Materie prime care e scarse. Rivediamo i contratti a prezzo fisso"

Chiara De Carli

17 Marzo 2022 - 11:33

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Nell’ultima settimana, la situazione è precipitata con un aumento vertiginoso del prezzo dell’energia tra il 40% e il 60% e di diversi materiali essenziali per la costruzione: acciaio, pannelli in legno, tubi in plastica.

Costruttori edili in allarme: "Materie prime care e scarse. Rivediamo i contratti a prezzo fisso"

La Società svizzera impresari costruttori (SSIC) lancia un appello. In una nota stampa diffusa oggi, pone in risalto il repentino aumento di prezzi a cui impresari e costruttori sono costretti a far fronte in questi giorni. Secondo l’organizzazione materiali da costruzione ed energia stanno causando rincari straordinari che vanno ben oltre il normale rischio imprenditoriale L’approvvigionamento di acciaio d’armatura è a rischio, fino al punto di costringere al fermo cantiere.

Situazione geopolitica

L’attuale contesto straordinario internazionale causato dal conflitto tra Russia e Ucraina (che si aggiunge peraltro alle conseguenze tutt’altro che superate della pandemia) si sta ripercuotendo sull’intero mercato europeo, incluso quello ticinese della costruzione. Nell’ultima settimana, la situazione è precipitata con un aumento vertiginoso del prezzo dell’energia (carburanti e gas in particolare) stimato tra il 40 e il 60% e di diversi materiali essenziali per la costruzione (acciaio d’armatura, pannelli in legno, tubi in plastica e altri derivati del petrolio).

Rivedere i contratti a prezzo fisso

Stando alla SSIC i nodi da affrontare sono due. In primo luogo vi sono contratti a prezzi fissi sottoscritti da tempo. Per l’ente è necessario "far riconoscere ai committenti che la situazione con la quale si è attualmente confrontati non ha nulla a che vedere con il normale rischio imprenditoriale e occorre quantificare e riconoscere i maggiori costi medianti appositi metodi di calcolo".
Secondo la SSIC, l’eccezionalità della situazione è inoltre evidenziata dalla recente comunicazione degli Enti nazionali preposti al calcolo degli indici trimestrali per le variazioni dei prezzi nella costruzione che, a causa dell’estrema volatilità del mercato, sono costretti a rinviare di almeno 3 mesi l’attesa pubblicazione riferita al primo trimestre 2022.

Catena approvvigionamento

L’industria della costruzione è preoccupata sull’approvvigionamento futuro di vari materiali per la costruzione. Alcuni rivenditori locali hanno comunicato alle imprese che la fornitura dell’acciaio d’armatura diventa sempre più difficile a causa della messa fuori uso di grandi produttori ucraini e russi. "Questo fatto, sommato all’esplosione dei costi dell’energia che si è tradotto in un aumento notevole dei prezzi, rende impossibile l’acquisto di sufficienti scorte di acciaio". Nelle prossime settimane, ci potrebbero dunque essere problemi causati dalla penuria di materiale a livello europeo, con tempi di fornitura che si potrebbero allungare fino al punto di costringere al fermo cantiere. Uno scenario da scongiurare anche per non dover ricadere nella necessità di far capo alla disoccupazione parziale.

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