L’inverno è ormai alle porte e l’Esecutivo corre ai ripari pianificando le strategie da adottare nel caso di penuria energetica.
Il Consiglio federale questa mattina ha deciso che dal 1° ottobre potranno essere innalzate le capacità degli elettrodi tra Bickigen (BE) e Chippis (Vs) e tra Bassecourt (JU) e Mühleberg (BE) da 220 a 380 kilovolt (kV). Una decisione che consentirà di ridurre l’impatto delle congestioni nella rete di trasporto e di incrementare di 850 Megawatt la capacità di importazione. Una misura di cui beneficeranno Svizzera, ma anche Europa, poiché saranno create possibilità per bilanciare i sovraccarichi e assorbire le congestioni di rete. Nel pomeriggio ha fatto seguito una conferenza stampa, in cui il capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), Guy Parmelin, ha spiegato i preparativi a cui si sta lavorando in caso di penuria di energia.
Svizzera a rischio blackout
Con la guerra in Ucraina, le ridotte forniture di gas russo all’Europa, il fermo di quasi la metà delle centrali nucleari francesi e gli attuali livelli inferiori alla media dei bacini di accumulazione svizzeri, aumentano il rischio di penuria di energia elettrica nel prossimo inverno. Per questo, nella riunione di oggi, l’Esecutivo ha approvato lo «Stato maggiore di crisi» che entrerà in funzione se la Svizzera dovesse affrontare una situazione di penuria nel settore del gas o dell’elettricità. Completerà l’attuale organizzazione di crisi e sarà diretto a livello strategico, dal consigliere federale Guy Parmelin, e a livello operativo dal delegato all’Approvvigionamento economico del Paese. Verrà quindi istituito un «Single Point of Contact» (SPOC) per curare i contatti con i Cantoni e con i settori economici interessati dalle misure.
«Single Point of Contact» come funziona
Lo SPOC sarà allestito da André Duvillard, ex delegato della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS) e dal 10 ottobre raccoglierà tutte le richieste dei Cantoni e dei settori economici direttamente interessati dalle misure intese a superare una penuria.
Partenariato pubblico-privato
Infine, in caso di penuria energetica di gas, oli minerali o elettricità gli operatori economici di questi tre settori saranno chiamati a integrare le strutture federali di crisi all’interno delle tre organizzazioni esistenti, ossia l’OIC (gas), l’OSTRAL (elettricità) e CARBURA (oli minerali). Queste ultime, insieme ai Cantoni, saranno responsabili dell’attuazione concreta delle misure decise dall’organizzazione di crisi.
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