Il Governo chiede una riduzione volontaria dei consumi di gas nelle economie domestiche, nell’industria, nei servizi e nell’amministrazione pubblica.
Il momento è delicato e per questo il Consiglio federale si sta adoperando affinché, nei limiti del possibile, venga scongiurata una situazione di carenza di gas nel settore energetico. Nella sua seduta di oggi, il Collegio ha pertanto deciso di fissare, per il semestre invernale, un obiettivo volontario di risparmio di gas del 15%.
La Svizzera è totalmente dipendente dalle importazioni di gas. Una situazione di penuria a livello europeo, pertanto, si ripercuoterebbe direttamente sul nostro Paese.
Ecco perché per i prossimi mesi, risparmiare gas sarà indispensabile.
Non a caso per il semestre invernale anche i Paesi dell’UE hanno deciso di adottare misure analoghe.
Il Consiglio federale sta mettendo a punto un programma di risparmio specifico per l’Amministrazione federale.
Da dove arriva il nostro gas?
I fornitori svizzeri acquistano il gas necessario all’estero. In vista del prossimo inverno, il Consiglio federale ha incaricato gli operatori del settore di procurarsi delle riserve supplementari. In caso di penuria a livello europeo vi è il rischio di non poter ricorrere ai quantitativi di gas acquistati e riservati in modo fisso. Il Consiglio federale ha pertanto deciso che, al pari di altri Paesi, la Svizzera deve contribuire con misure volontarie a prevenire per quanto possibile la carenza di gas.
Obiettivo tassativo
L’obiettivo per il semestre invernale (ottobre 2022 - fine marzo 2023) è di risparmiare il 15% di gas rispetto al consumo medio degli ultimi cinque anni. Gli Stati membri dell’UE si sono accordati su un obiettivo volontario comune, ossia risparmiare da agosto 2022 a fine marzo 2023 il 15% di gas, al fine di prevenire in modo solidale una situazione di penuria e garantire un approvvigionamento sufficiente nel prossimo inverno.
Per cosa usiamo il gas?
Il consumo di gas della Svizzera dipende in ampia misura dal fabbisogno di riscaldamento: tre quarti del gas vengono consumati in inverno. Il maggiore potenziale di risparmio nei mesi invernali è dunque determinato dalla temperatura dei locali. Una parte essenziale dei risparmi deve dunque essere ottenuta tramite una riduzione volontaria dei consumi delle economie domestiche, dell’industria, dei servizi e dell’amministrazione pubblica.
Ulteriori risparmi possono essere conseguiti tramite la commutazione volontaria, dal gas all’olio, di impianti a doppio combustibile. Poiché nell’UE il gas viene utilizzato anche per produrre energia elettrica, ecco che i risparmi nel consumo di elettricità contribuiscono ad evitare una situazione di grave carenza.
Per questo motivo la Svizzera punta a un impiego efficiente e parsimonioso dell’energia elettrica.
Misure volontarie di risparmio di gas in Svizzera
Il buon esempio dell’amministrazione
Entro l’inizio del semestre invernale il Consiglio federale intende adottare diverse misure di riduzione del consumo energetico. Concretamente si tratta ad esempio di ridurre la temperatura ambiente negli edifici, spegnere apparecchi e computer il cui funzionamento non è strettamente necessario e ridurre l’impiego di elettrodomestici personali che consumano corrente. È pure al vaglio la possibilità, in caso si penuria di energia, di riunire diverse sedi dell’Amministrazione federale allo scopo di riscaldare un minor numero di locali e di aumentare la quota di telelavoro del personale.
Commutazione volontaria di impianti a doppio combustibile
Nelle imprese industriali e artigianali vengono impiegati i cosiddetti impianti a doppio combustibile per produrre calore di processo e calore per riscaldare, che possono essere alimentati sia con gas che con olio combustibile. Grazie alla commutazione volontaria di questi impianti dal gas all’olio è possibile risparmiare in poco tempo notevoli quantità di gas (max. 20% del consumo totale). Tuttavia, poiché con la commutazione all’olio combustibile, caratterizzato da più emissioni di CO2, le imprese non potranno più soddisfare né l’obbligo di riduzione delle emissioni di CO2 per poter essere esentate dalla tassa sul CO2 né, probabilmente, i valori limite degli inquinanti atmosferici, la Confederazione sta preparando la revisione dell’ordinanza sull’inquinamento atmosferico e dell’ordinanza sul CO2.
Campagna di risparmio energetico
La popolazione e l’economia possono contribuire a ridurre il consumo energetico. La campagna verrà lanciata a fine agosto e attuata d’intesa con i Cantoni, le Città, i Comuni, le imprese di approvvigionamento energetico, l’economia e le organizzazioni della società civile. Inoltre, a seconda dell’evoluzione, verrà man mano aggiornata. Occorre utilizzare l’energia in modo parsimonioso: un grado in meno di riscaldamento consente ad esempio di risparmiare il 5-6% di energia. Anche nel caso di apparecchi, impianti, sistemi di illuminazione, pompe di calore e riscaldamenti a resistenza elettrica è possibile risparmiare energia grazie a semplici accorgimenti.
Accordi volontari nel settore dell’industria e dei servizi
Nel quadro dei lavori preparatori per la campagna di risparmio energetico, alcune importanti associazioni del settore hanno ribadito il proprio impegno.
Il ruolo del gas in Svizzera
Con una quota del 15% circa del consumo complessivo di energia, in Svizzera il gas ha un’importanza minore rispetto a molti altri Paesi europei (quota di gas nell’UE: 22%). Diversamente dall’estero, di regola il gas in Svizzera non è utilizzato per produrre energia elettrica. Tuttavia, anche per il nostro Paese il gas non è irrilevante: le economie domestiche consumano circa il 44% del quantitativo totale (riscaldamento), il settore terziario circa il 22% (riscaldamento, l’industria circa il 32% (calore di processo), il settore agricolo e dei trasporti circa il 2%.
Circa i tre quarti del consumo annuo di gas della Svizzera interessano dunque il semestre invernale, da inizio ottobre a fine marzo. Nel nostro Paese, nel semestre invernale, il consumo medio di gas negli ultimi cinque anni si è attestato a circa 24 terawattora (TWh). Lo si evince dalle cifre relative alle importazioni pubblicate dal settore svizzero del gas (Swissgas, società regionali). Analogamente all’UE, si mira a una riduzione del 15 per cento del consumo di gas, pari circa al 3,6 TWh.
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