Il numero di permessi rilasciati da inizio anno ha superato di gran lunga la soglia massima consentita per il 2022.
I lavoratori croati sono troppi. Lo ha detto il Consiglio federale nella sua seduta settimanale, decidendo di limitare nuovamente per l’anno prossimo l’accesso al mercato dei lavoratori provenienti della Croazia, superando i lavori soglia stabiliti dall’Accordo sulla libera circolazione delle persone (Alc). L’Esecutivo ha deciso di attivare la clausola di salvaguardia di salvataggio prevista dall’Alc.
Nei primi dieci messi dell’anno, la Svizzera ha rilasciato 2413 permessi B ai lavoratori croati, mentre la soglia per l’intero 2022 si situa a 178 permessi (una media annuale di 162 permessi B tra il 2019 e il 2021, quando questi erano ancora sottoposti a contingenti, + 10 %). Sono pertanto soddisfatte le condizioni quantitative per attivare nel 2023 la clausola di salvaguardia prevista dall’ALC. In conformità con le disposizioni legali, a partire dal 1° gennaio la Svizzera reintrodurrà i contingenti per i permessi B e L. I contingenti previsti per il 2023 ammontano a 1150 permessi B e 1007 permessi L.
In cosa consiste l’Alc
L’Alc concluso con l’Unione europea è stato esteso alla Croazia mediante un protocollo aggiuntivo, entrato in vigore il 1° gennaio 2017. e prevede un’apertura graduale e a tappe, sull’arco di 10 anni, del mercato del lavoro svizzero per i cittadini croati. Dal 1° gennaio di quest’anno, i cittadini croati beneficiano della libera circolazione completa. La clausola di salvaguardia prevista dall’Alc consente alla Svizzera di reintrodurre unilateralmente contingenti di permessi per un periodo di tempo limitato, se il numero degli immigrati provenienti dalla Croazia supera una certa soglia. Tale soglia è raggiunto quando il numero dei permessi rilasciati in un determinato anno (2022) supera di oltre il 10 per cento la media dei tre anni precedenti (2019‑2021).
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Misure previste dall’Alc
Con la rapida ripresa economica dopo la crisi connessa alla pandemia di Covid-19, l’immigrazione complessiva dei lavoratori stranieri in Svizzera ha registrato un aumento notevole nel 2022. Anche il numero dei permessi rilasciati a cittadini croati è aumentato, superando i valori soglia stabiliti dall’Alc. La domanda di lavoratori croati ha riguardato soprattutto, nel settore secondario, l’industria manifatturiera e l’edilizia, nonché, nel settore terziario, l’industria alberghiera e della ristorazione, il commercio e le agenzie di collocamento. Un aumento del numero di lavoratori croati è stato osservato anche nei settori che richiedono qualifiche più elevate, come i servizi di pianificazione, la consulenza e l’informatica.
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