Esplode la richiesta di operatori sanitari. I dati di Swiss Staffingindex sul lavoro interinale

Redazione

31/01/2023

27/09/2023 - 10:54

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Nel settore sociosanitario negli ultimi 20 anni sono stati creati oltre 150’000 nuovi posti di lavoro. Una tendenza che proseguirà nel 2023.

Esplode la richiesta di operatori sanitari. I dati di Swiss Staffingindex sul lavoro interinale

Carenza di personale, Omicron, strozzature nelle forniture e inflazione: i dati annuali forniti dai prestatori di personale testimoniano un 2022 all’insegna della variabilità.
I risultati sono stati forniti da quei datori di lavoro che offrono i loro operatori alle aziende esterne per una prestazioni di lavoro determinate.
La categoria chiude globalmente il 2022 con una crescita del 7,2% rispetto all’anno
precedente nel settore del collocamento temporaneo.
Il numero dei collocamenti a tempo indeterminato ha subito addirittura un incremento del 9,3%. A confermarlo è Swiss Staffingindex che conferma come le fluttuazioni dei tassi di crescita durante l’anno siano state enormi, condizionate dai grandi temi come la carenza di personale, Omicron, strozzature nelle forniture e inflazione.

Analisi

Se nel primo trimestre il settore del collocamento temporaneo ha registrato un boom del 17,6% dovuto principalmente a Omicron, la crescente scarsità di personale qualificato e di manodopera in generale ha smorzato lo sviluppo del business ridimensionandolo a un più 3,4% nel quarto trimestre.
Risulta tanto più sorprendente, dunque, il forte aumento della crescita, pari al 10% registrato nel mese di dicembre nel settore del collocamento temporaneo e addirittura pari al 20,1% in quello del collocamento a tempo indeterminato.

Emergenza sanità

La situazione del settore sanitario è sintomatica per lo sviluppo del prestito di personale
"Gli estremi che hanno caratterizzato la crescita dei prestatori di personale si riflettono in modo sintomatico sullo stato del settore sanitario nel 2022", ha spiegato Marius Osterfeld, economista di swissstaffing.
All’inizio dell’anno i centri di vaccinazione, gli ospedali carenti di personale e le tante assenze dal lavoro dovute alla malattia da Coronavirus hanno chiamato in campo i prestatori di personale, che hanno fornito la manodopera necessaria in tempi brevi.
Il risultato è stato una forte impennata nel settore del collocamento temporaneo.

La sfida di un intero comparto

Al bilancio di fine anno, il settore sanitario si riconferma la sfida più dura per l’economia e per i fornitori di personale. Per funzionare, gli ospedali hanno bisogno di personale infermieristico. Il personale però manca. Il contributo dei prestatori di personale: grazie a modelli di lavoro flessibile essi aiutano a sfruttare appieno il potenziale dei lavoratori qualificati e a trattenere il personale infermieristico nella professione.
Tuttavia, la carenza di manodopera pone limiti anche alla crescita dei prestatori di personale provocando una decisa frenata.

Il 2022 chiude in bellezza

Il trend del collocamento a tempo indeterminato è esattamente agli antipodi rispetto a quello del collocamento temporaneo. Alla forte crescita pari a circa il 9% nel primo e nel secondo trimestre è seguito un terzo trimestre debole a causa dell’esplosione dei prezzi dell’energia e delle crescenti incertezze. La persistente carenza di lavoratori qualificati e di manodopera in generale ha portato a un vero e proprio boom nel quarto trimestre.
Si è registrato un incremento delle attività del 21,8% rispetto all’anno precedente. Temendo di non trovare candidati, le aziende selezionavano anche da una piccola rosa di candidati, se corrispondevano al profilo ricercato. A dicembre, anche per il settore del collocamento temporaneo l’anno si è chiuso all’insegna dell’ottimismo con un aumento del 10%
delle ore di lavoro prestate.

Come sarà il 2023

Nonostante le numerose sfide, i prestatori di personale guardano al 2023 con cauto ottimismo. Ben il 50% dei membri di swissstaffing conta su incremento delle attività nei prossimi sei mesi, nel terzo trimestre quasi il 60% di loro si diceva ottimista. Il raffreddamento dell’economia e
contemporaneamente la carenza di manodopera continueranno probabilmente a rappresentare una sfida per i prestatori di personale anche nell’anno da poco cominciato.
In seguito ai mutamenti demografici, il mercato del lavoro svizzero perde manodopera anno dopo anno, determinando una ristrutturazione dell’economia. Solo nel settore sociosanitario, ad esempio, negli ultimi 20 anni sono stati creati oltre 150’000 nuovi posti di lavoro. Questa tendenza proseguirà nel 2023.

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