Tra il terzo trimestre del 2021 e quello del 2022, il numero delle persone occupate di nazionalità svizzera è diminuito dello 0,6% mentre quello delle persone occupate di nazionalità straniera è aumentato del 3,7%.
Tra luglio e settembre di quest’anno, la Svizzera contava 5,151 milioni di persone occupate ovvero lo 0,8% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. La conferma arriva anche dal monte ore settimanali effettive per persona occupato che in media è incrementato del 2%. Di pari passo, il tasso di disoccupazione secondo la definizione dell’Ufficio internazionale del lavoro (Ilo) si è contratto, passando dal 5,1 al 4,3% in Svizzera e dal 6,7 al 6,0% nell’Unione europea (Ue). Questi sono alcuni dei risultati tratti dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (Rifos) realizzata dall’Ufficio federale di statistica (Ust).
Meno donne occupate
Crescono i lavoratori di sesso maschile dell’1,6%, mentre quello delle donne è diminuito dello 0,1%. In termini di equivalenti a tempo pieno (ETP), tra i due trimestri considerati l’occupazione totale è progredita (+1,2%; uomini: +1,1%; donne: + 1,2%). Tra il secondo e il terzo trimestre del 2022, una volta corretto secondo le variazioni stagionali, il numero di persone occupate è rimasto stabile, mentre quello di ETP ha registrato un calo dello 0,3%.
Lavoratori svizzeri e stranieri
Tra il terzo trimestre del 2021 e quello del 2022, il numero delle persone occupate di nazionalità svizzera è diminuito dello 0,6% mentre quello delle persone occupate di nazionalità straniera è aumentato del 3,7%. Tra le persone occupate straniere, l’aumento più marcato è stato segnato da quelle titolari di un permesso di dimora di breve durata (permesso L, in Svizzera da meno di 12 mesi: +7,9%). A seguire, poi, le persone titolari di un permesso di dimora (permesso B o L, in Svizzera da 12 mesi o più: +7,7%) e i frontalieri (permesso G: +5,9%). Il numero di persone occupate titolari di un permesso di domicilio (libretto C) è invece diminuito (–0,3%).
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Disoccupazione in Svizzera e in Europa
Nel terzo trimestre del 2022, in Svizzera le persone che risultavano disoccupate ai sensi dell’Ilo erano 212 mila, ovvero 41 mila in meno rispetto a un anno prima. Queste persone rappresentavano il 4,3% della popolazione attiva, cioè una quota inferiore a quella osservata nel terzo trimestre del 2021 (5,1%). Una volta corretto secondo le variazioni stagionali, il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2022, passando dal 4,3 al 4,2%. Tra il terzo trimestre del 2021 e quello del 2022 il tasso di disoccupazione è calato sia nell’Ue (passando dal 6,7 al 6,0%) sia nella zona euro (ZE19: dal 7,4 al 6,6%).
Disoccupazione giovanile
In Svizzera, fra il terzo trimestre 2021 e lo stesso trimestre del 2022, il tasso di disoccupazione giovanile (giovani dai 15 ai 24 anni) si è ridotto dal 10,6 al 9,2%. Nello stesso periodo, è calato anche nell’Ue (dal 16,0 al 14,8%) e nella zona euro (ZE19: dal 16,3 al 15,1%).
Disoccupazione secondo diverse caratteristiche
Tra il terzo trimestre del 2021 e quello del 2022, il tasso di disoccupazione è diminuito sia per le persone di età compresa tra 25 e 49 anni (passando dal 4,7 al 4,0%) sia per quelle tra i 50 e i 64 anni (dal 4,3 al 3,4%). Il calo è stato più forte per gli uomini (dal 5,0 al 3,9%) che per le donne (dal 5,3 al 4,8%). Il tasso di disoccupazione ha registrato un calo per tutti i livelli di formazione (persone senza formazione postobbligatoria: dal 9,3 all’8,6%; livello secondario II: dal 5,3 al 4,1%; livello terziario: dal 3,5 al 3,0%). Il tasso di disoccupazione è diminuito sia fra le persone di nazionalità svizzera (dal 3,9 al 3,4%) che fra quelle straniere (dall’8,2 al 6,7%). Nel terzo trimestre del 2022, il tasso di disoccupazione ai sensi dell’Ilo era del 4,7% per le persone provenienti da Paesi dell’Ue/Aels e dell’11,7% per le persone di Paesi terzi.
Durata della disoccupazione
Nel terzo trimestre del 2022, il numero di persone disoccupate di lunga durata, un anno o più, si attestava a quota 77 mila, in aumento di 30 mila persone rispetto allo stesso trimestre del 2021. La quota di persone disoccupate di lunga durata sul totale delle persone disoccupate è calata, passando dal 42,4 al 36,4%. La durata mediana di disoccupazione si è abbreviata da 281 a 179 giorni.
Ore di lavoro
Il tempo di lavoro settimanale effettivo per persona occupata è aumentato del 2,0%, superando di gran lunga il livello precedente la pandemia di Covid-19 (+3,6% tra i terzi trimestri del 2019 e 2022). L’aumento su base annua più marcato è stato quello osservato nel ramo «Trasporto e magazzinaggio» (+6,1%), seguito dai rami «Attività immobiliari e amministrative» (+4,9%) e «Attività finanziarie e assicurative» (+4,8%).
Lavoro a domicilio
Il 38,0% delle persone salariate ha lavorato a domicilio almeno occasionalmente, percentuale in calo di 1,6 punti rispetto al terzo trimestre del 2021 (39,6%). I rami «Informazione e comunicazione» (83,0%) e «Attività finanziarie e assicurative» (73,3%) avevano le percentuali più alte di lavoro a domicilio.
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