La motivazione principale è da ricondurre alle opportunità lavorative presenti nella Confederazione.
Nei primi sei mesi dell’anno, l’immigrazione netta in Svizzera ha registrato 37’816 persone, 11’808 in più rispetto allo stesso periodo del 2021. L’economia svizzera, con la ripresa post pandemia, ha subito un’accelerazione e questo ha favorito l’arrivo di forza lavoro proveniente dai Paesi dell’Unione europea, soprattutto. Con un numero di posti vacanti elevato e un tasso di disoccupazione in calo, la Svizzera rappresentata un polo attrattivo per i lavoratori: a fine giugno, infatti, vivevano in Svizzera 2’213’077 stranieri.
Dai dati diffusi dalla Segreteria di Stato della migrazione, nella giornata di oggi, risulta inoltre che, tra gennaio e giugno di quest’anno, l’immigrazione nella popolazione permanente di nazionalità straniera è cresciuta del 21% a 13’054 persone, su base annua, salendo così a 75’098 persone. Dai Paesi provenienti dall’Ue/Aels sono arrivate 11’526 persone in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre l’immigrazione da Stati terzi, di 1’528 persone.
C’è chi viene e c’è chi va
Nel primo semestre del 2022, sono stati 33’801 gli stranieri che hanno lasciato la Svizzera, ovvero l’1,7% in più rispetto all’anno precedente. I cittadini proveniente da Paesi dell’Ue/Aels emigrati dalla Svizzera quest’anno sono stati il 6,6% (1’600 persone) in più rispetto all’anno scorso, mentre è diminuito il numero di cittadini di Stati terzi residenti in Svizzera che hanno lasciato il Paese (-11,6% a 1022 unità).
Immigrati in cerca di lavoro
Gli sviluppi del primo semestre 2022 rispecchiano l’immigrazione verso la Svizzera, fortemente orientata al mercato del lavoro. Evoluzione dovuta agli sviluppi economici positivi in seguito alla revoca delle misure legate alla pandemia e al conseguente aumento della domanda di manodopera. Stando alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), infatti, a giugno 2022 il tasso di disoccupazione in Svizzera è sceso al 2,0 per cento e, contestualmente, nel primo trimestre del 2022 secondo l’Ufficio federale di statistica (UST) il numero di posti vacanti ha toccato picchi mai visti dall’inizio di questa serie temporale nel 2003.
Aumenta il rilascio di permessi
Dei titoli di soggiorno contingentati per lavoratori di Stati terzi, fino alla fine di giugno 2022 è stato rilasciato il 40% dei permessi di soggiorno di breve durata L e il 43% dei permessi di dimora B.
Nel periodo in esame sono stati rilasciati 38’547 nuovi permessi per frontalieri. Nello stesso periodo dell’anno precedente ne erano stati rilasciati 29’729. Il numero di dimoranti temporanei tenuti ad annunciarsi è stato di 155’329 persone (primo semestre del 2021: 116’924). Questa categoria comprende persone che assumono un impiego di breve durata presso datori di lavoro svizzeri (60 %), lavoratori distaccati (31 %) e fornitori indipendenti di prestazioni (9 %) che soggiornano in Svizzera fino a un massimo di tre mesi o 90 giorni lavorativi per anno civile.
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