Cresce di un quarto di punto il tasso ipotecario: in tutta la Svizzera gli affitti vengono stabiliti in base a questo valore.
Il tasso ipotecario di riferimento dei contratti di locazione sale all’1,5%, in crescita di 0,25 punti percentuali. Il riferimento è di grande rilevanza poiché in tutta la Svizzera gli affitti vengono stabiliti in base a questo valore.
Che cos’è il tasso ipotecario di riferimento
Dal 10 settembre 2008 in tutta la Svizzera il tasso ipotecario di riferimento per la determinazione degli affitti ha preso il posto di quello stabilito nei singoli Cantoni per le ipoteche a tasso variabile. Il tasso ipotecario di riferimento viene pubblicato in quarti percentuali ed è basato sul tasso d’interesse medio, ponderato in base al volume dei crediti ipotecari svizzeri.
Il tasso calcolato al 31 marzo 2023 è passato dall’1,33% all’1,44% rispetto al trimestre precedente. Con l’arrotondamento commerciale, il tasso si attesta quindi all’1,5% e si applica a partire dal 2 giugno 2023. Si manterrà a questo livello finché il tasso medio non scenderà sotto l’1,38 % o non supererà l’1,62 %.
Per chi non vale
Se il calcolo della rata dell’affitto si basa ancora su un tasso dell’1,5%, non è consentito aumentarlo in base al tasso d’interesse di riferimento.
Altro caso se invece si basa su un tasso anteriore, pari o superiore all’1,75 %, in genere gli inquilini hanno ancora diritto a una riduzione.
leggi anche
Aumenti degli affitti insostenibili? Sempre più cittadini ricorrono alle procedure di conciliazione
Andamento del canone: altri fattori
La variazione del tasso d’interesse di riferimento non è l’unico riferimento a incidere sul l’affitto. Può avere un ruolo anche la variazione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (rincaro). Stessa cosa per i costi di manutenzione e di esercizio che possono determinare un adeguamento del canone di locazione. Questa variazione può essere presa in considerazione nel calcolo.
Il tasso ipotecario di riferimento e il tasso d’interesse medio in base al quale viene calcolato sono pubblicati trimestralmente dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB). Il prossimo adeguamento è previsto per il 1° settembre 2023.
Argomenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter
