Il tasso di occupazione in Svizzera, per il secondo trimestre del 2022, è cresciuto del 3,2%.
Nel secondo trimestre di quest’anno, l’occupazione complessiva è cresciuta del 3,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+0,7% rispetto al trimestre precedente). Anche convertite in equivalenti a tempo pieno, nello stesso periodo le cifre occupazionali sono salite del 3,2%. Sulla piazza economica svizzera sono stati contati 39’900 posti liberi in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+45,5%) e anche l’indicatore delle prospettive d’impiego tende tuttora al rialzo (+2,3%). Questo è quanto emerge dagli ultimi risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Secondo la statistica dell’impiego, nel secondo trimestre 2022 in Svizzera si contavano nel complesso 5,316 milioni di impieghi nei settori secondario e terziario, con un incremento del 3,2% (+164 000 posti) su base annua. Godono di buona salute, sia nel settore secondario (industria e costruzioni) che terziario (servizi), con una crescita del tasso di occupazione rispettivamente del 2,2% a 23’000 posti e del 3,4% a 140’000 posti, segnando il maggiore aumento da quando, nel 1991, è stata introdotta la statistica nella forma attuale.
Espresso in equivalenti a tempo pieno (ETP), il volume di impieghi ammontava complessivamente a 4,142 milioni di posti (+3,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente). È aumentato sia nel settore secondario (+21 000 ETP, +2,0%) che in quello terziario (+107 000 ETP, +3,5%).
Al netto delle variazioni stagionali
Calcolata al netto delle variazioni stagionali, l’occupazione totale ha segnato un incremento rispetto al trimestre precedente (+0,7%). Nei settori secondario e terziario, sempre al netto delle variazioni stagionali, si è osservata una progressione dell’occupazione rispettivamente dello 0,2% e dello 0,6%.
Tutti i rami economici in positivo
Nel settore secondario l’occupazione è cresciuta sia nel ramo delle attività manifatturiere (+15 mila posti, +2,2%) che in quello delle costruzioni (+7000 posti, +2,0%). Anche il settore terziario si è sviluppato in maniera positiva; La crescita maggiore, anche in questo caso, si è osservata nel ramo «servizi di alloggio e di ristorazione» (+37 000, +17,3%). Ciò corrisponde a un quarto dell’aumento di tutti i posti occupati nel settore terziario, nonostante i servizi di alloggio e ristorazione non abbiano ancora raggiunto il livello prepandemico (–11 000 posti rispetto al secondo trimestre 2019). Il ramo «commercio» è quello in cui l’occupazione ha segnato l’incremento minore (+4000, +0,7%).
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Tasso occupazionale nelle regioni
Nel secondo trimestre 2022 l’andamento dell’occupazione presentava un andamento al rialzo in tutte e sette le Grandi Regioni: su base annua, l’occupazione è salita tra il 2,4% (Espace Mittelland e Svizzera nordoccidentale) e il 4,3% (Svizzera centrale). Nel settore secondario l’occupazione ha registrato un calo nella Svizzera nordoccidentale (–1,9%) e in Ticino (–0,6%). Le altre cinque Grandi Regioni hanno segnato progressioni comprese tra il 2,1% (Svizzera orientale) e il 4,3% (Espace Mittelland). Nel settore terziario, l’occupazione è aumentata in tutte e sette le Grandi Regioni.
Numero di posti liberi: è di nuovo record
Sulla piazza economica svizzera si contavano 39 900 posti liberi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+45,5%). Il numero di posti liberi è salito sia nel settore secondario (44,3%) sia in quello terziario (45,9%). Il tasso totale di posti liberi era pari al 2,3%, attestandosi al 2,7% nel settore secondario e al 2,3% in quello terziario.
Prospettive d’impiego
Tra aprile e giugno di quest’anno, le imprese che intendevano mantenere stabile il proprio organico nel trimestre successivo rappresentavano il 68,9% dell’occupazione totale (contro il 71,7% dello stesso periodo dell’anno precedente). Le imprese che prevedevano di aumentare gli effettivi rappresentavano il 15,9% degli impieghi (12,2% nello stesso trimestre dell’anno precedente), quelle che prevedevano di ridurli il 2,6% (contro il 3,2% nello stesso trimestre dell’anno precedente). La quota delle imprese che non si sono pronunciate in merito si attesta al 12,5% sulle 18 000 intervistate (12,9% nello stesso periodo dell’anno precedente). L’indicatore delle prospettive d’impiego calcolato in base a tali dati è salito leggermente rispetto all’anno precedente (1,08; +2,3%), superando il valore di 1,00 per tutti i rami e tutte le Grandi Regioni.
Manca ancora personale qualificato
Le difficoltà nel reclutamento di personale qualificato sono fortemente aumentate rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (41,3%, +10,0 punti percentuali). Soprattutto nel ramo delle attività manifatturiere è difficile trovare personale per i posti liberi (59,0%; +12,2 punti percentuali).
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