Regole per il telelavoro del frontalieri: ecco che cosa cambia da gennaio 2024

A. F.

25 Gennaio 2024 - 09:11

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L’accordo Italia-Svizzera per il telelavoro ai frontalieri è retroattivo e avrà la sua versione definitiva il 31 maggio 2024.

Regole per il telelavoro del frontalieri: ecco che cosa cambia da gennaio 2024

Svizzera e Italia trovano l’accordo sulla questione dei frontalieri in telelavoro, sorta dopo la fine del Covid che aveva reso indispensabile il lavoro da casa. Dal 2024, non sarà consentito svolgere più del 25% del monte ore complessivo lontano dall’azienda: una percentuale decisa dopo un lungo confonto fra Italia e Svizzera, che, in controtendenza con quanto avvenuto in altri Paesi, hanno infine deciso per un protocollo più restrittivo, secondo la dichiarazione di intenti firmata il 10 novembre dal ministro Giancarlo Giorgetti e dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter.

Come cambia dal 2023 al 2024

La nuova risoluzione, in vigore da questo gennaio anche se la vera sottoscrizione dovrà essere completata entro il 31 maggio 2024, avrà inoltre effetto retroattivo, limitando la percentuale di lavoro svolta in Italia a un 40% massimo nel periodo dal 1° febbraio 2023 al 31 dicembre 2023. Al di sopra di tali percentuali, sorgeranno complicazioni a livello tributario e le tasse del reddito d lavoro dovranno essere pagate in Italia.

La previdenza e il fisco

La questione del telelavoro si sviluppa infatti su un duplice fronte, previdenziale e fiscale. Se per quanto riguarda le assicurazioni sociali, disciplinate da un "accordo multilaterale europeo", il telelavoro sarà possibile fino alla soglia del 49,99%, senza dover effettuare versamenti all’Inps, per quanto concerne la tassazione Svizzera e Italia hanno ridotto a un quarto del totale lo smart working. Oltre quella soglia, il dipendente sarà considerato lavoratore in Italia e lì dovrà dochiarare il proprio reddito, pagando i relativi importi dovuti secondo la legge italiana. Il tutto a prescindere da statusi di vecchio o nuovo frontaliere (dopo il 17 luglio) e dalla residenza nelle cosiddette fasce di confine.

Accordo Italia-Svizzera frontalieri smart working, di cosa parliamo

Una situazione complessa, che ha convinto Ocst a scendere in campo per fare chiarezza. In un comunicato ad hoc, il sindacato elvetico ha spiegato come i frontalieri italiani possano lavorare da casa per il 49,99% delle ore di lavoro senza per questo pagare contributi previdenziali all’Inps.
La tassazione dei redditi da lavoro avrà invece come soglia solo un 25%.

Come funziona?

  • Per la maturazione della pensione da frontaliere i contributi si possono maturare fino al 49,99% delle ore come telelavoro.
  • Per le tasse che si applicano al reddito da lavoro, il limite massimo è del 25%.

Cosa succede se si supera il limite del 25% di telelavoro sulle ore lavorate? Il frontaliere dovrà pagare le imposte in Italia. Per i contributi da pagare per le ore in più il riferimento è alla definizione tra vecchi e nuovi frontalieri.

La differenza tra vecchi e nuovi

Facciamo riferimento a casi specifici per fare chiarezza e capire bene come funziona caso per caso.

1. Vecchio frontaliere con rientro giornaliero residenze in zona di confine

Sono i frontalieri italiani che hanno avuto un contratto di lavoro in Svizzera tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023. In questa condizione, se il frontaliere supera la soglia del 49,99% delle ore lavorate in smart working cosa succede?

  • Il frontaliere è tenuto a dare comunicazione all’INPS;
  • L’impresa svizzera paga i contributi sullo stipendio annuo del dipendente;
  • La società elvetica non paga l’AVS svizzera;
  • La sede dell’azienda risulta la casa del lavoratore nella registrazione.

Cosa accade, invece, se il vecchio frontaliere italiano supera il 25% delle ore in telelavoro?

  • Per quell’anno di imposta il dipendente perde i benefici da vecchio frontaliere;
  • Di conseguenza deve fare la dichiarazione dei redditi in Italia e la tassazione sul reddito da lavoro da remoto si paga in Italia senza detrazioni solo per i giorni di telelavoro;
  • Per i giorni di lavoro in presenza il frontaliere può utilizzare il credito di imposta;
  • Entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di imposta il dipendente può chiedere il rimborso delle tasse sul reddito trattenute in Svizzera per i giorni di telelavoro. Per questa procedura serve la pratica di tassazione correttiva.

2. Nuovo frontaliere con contratto che parte dopo il 17 luglio 2023

Per i nuovi frontalieri che arrivano al 49,99% delle ore lavorate in smart working si applicano le stesse regole dei vecchi frontalieri, con il riferimento dell’azienda e del lavoratore all’Inps italiana. Per quanto riguarda invece le tasse, saranno comunque pagate in Italia con dichiarazione annuale all’Agenzia delle Entrate, con possibilità di rimborso con pratica di tassazione correttiva svizzera entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di imposta.

3. Frontalieri non fiscali

I frontalieri non fiscali sono i lavoratori che hanno la residenza fuori dalla fascia di 20 chilometri dal confine elvetico oppure tornano in Italia solo una volta alla settimana. Per quanto riguarda l’aspetto previdenziale, restano le regole presenti per vecchi e nuovi frontalieri. Dal punto di vista fiscale, nel caso di un monte ore del 25% in telelavoro, i frontalieri non fiscali già pagano le tasse in Italia e possono richiedere il rimborso alla Svizzera con la correttiva. Per i giorni in presenza in Svizzera, il Paese detrae l’imposta alla fonte (prima dello stipendio).

Smart working Svizzera offerte, dove trovare

Per trovare lavoro in Svizzera come nuovo frontaliere, si possono consultare i siti dei Cantoni per quanto riguarda i singoli Cantoni (come il Ticino). In alternativa, si possono utilizzare i siti di annunci dedicati al mondo del lavoro in Svizzera, come Indeed.ch o Monster.ch, accanto a swissdevjobs.ch.

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