Franco Svizzero

Il traffico dei pagamenti senza contanti da e verso l’Ucraina continua a essere garantito.

Annunciata e vigorosa, la decisione della Federal Reserve di alzare i tassi di interesse di 0,75 punti percentuali ha fatto precipitare ulteriormente la moneta unica, che già ieri aveva avuto una giornata difficile. Oggi decide anche la Bns.

La perdita di forza dell’euro ha raggiunto il suo punto più basso oggi verso le 14, quando è stata scambiata al minimo di 0,9743 franchi.

Continua la crescita nonostante le difficoltà che si sono acuite nel 2022. Secondo Credit Suisse e Switzerland Global, i prossimi sei mesi segneranno un’ulteriore impennata.

Pesa il rincaro dei carburanti, ma anche l’aumento dei prezzi dell’olio da riscaldamento, e degli ortaggi. Sono invece diminuiti i prezzi dei vini rossi e quelli delle insalate.

Oggi in Europa attenzione rivolta alla riunione che si terrà riunione a Francoforte del Consiglio direttivo della Bce.

Ormai più di un mese fa, a seguito dell’inizio della guerra in Ucraina, l’euro crollava e lasciava spazio alla valuta svizzera.

Tasso guida confermato a -0,75%. L’instabilità politico-economica fa ipotizzare un aumento dell’inflazione e un rallentamento della crescita del Pil.

Lorenzo Pianezzi, presidente di HotellerieSuisse Ticino, spiega le possibili conseguenze date da moneta nazionale forte e dall’aumento dei prezzi.

Cresce la preoccupazione, ma una situazione apparentemente negativa può diventare un bene per la Svizzera: "È il momento di rendersi essenziali, insostituibili".